Dopo l’intervento di cataratta circa il 20-30 per cento dei pazienti in un tempo variabile da 1 anno a a 5 anni ed oltre può sviluppare una cataratta secondaria che altro non è che l’opacamento di una sottile membrana sulla quale viene appoggiato il cristallino artificiale che viene impiantato nell’occhio dopo avere rimosso quello naturale diventato opaco
Può capitare che, col passare del tempo, questa sottile membrana subisca un processo di fibrosi e di opacizzazione, causando un calo della vista sia da lontano che da vicino
Per ripristinare una visione nitida è necessario intervenire con una “pulizia” del cristallino artificiale mediante lo YAG laser: un trattamento molto efficace che consente al paziente di risolvere il problema in una sola seduta.
Tutta la procedura dura circa 10 minuti .
Vengono instillate nell’occhio alcune gocce di collirio midriatico per dilatare la pupilla e quindi alcune gocce di anestetico subito prima della procedura laser.
Il paziente è seduto di fronte al laser e dopo avere appoggiato mento e fronte allo strumento si procede al trattamento totalmente indolore .
Si prescrive quindi un collirio anti-infiammatorio per circa una settimana
La capsulotomia con Yag Laser consiste nella creazione di un’apertura nella parte centrale della capsula posteriore del cristallino utilizzando, appunto, lo yag laser e senza necessità di introdurre all’interno dell’occhio nessuno strumento chirurgico.
Dopo il laser:
Normalmente dopo alcune ore è possibile tornare alle normali attività anche se si suggerisce un relativo riposo per 12-24 ore.
Spesso si possono notare dei corpi mobili all’interno dell’occhio (macchie, puntini, che non sono più percepiti dopo alcune settimane. I rischi e complicanze dovuti all’intervento di cataratta secondaria tramite capsulotomia con laser YAG sono molto limitati.
Un consenso informato è comunque consegnato ed illustrato.
Ogni caso naturalmente và valutato dallo Specialista ed il decorso e risultato dipendono sempre dal singolo caso.